Sta mattina nella Sala Trasparenza del Grattacielo della Regione Piemonte ha avuto  luogo la conferenza per presentare il “TEAM ATTRAZIONE” PER GLI INVESTIMENTI IN PIEMONTE”, davanti giornalisti della stampa stampata e TV.

 

Intercettare, accompagnare e supportare potenziali investitori è il compito del Team attrazione, il gruppo di lavoro interdirezionale di Regione Piemonte, istituito come interlocutore unico nei confronti di nuovi potenziali investitori, per semplificare l’azione a supporto degli investimenti e razionalizzare l’attività delle strutture regionali e degli enti strumentali.

Dopo un anno di attività “interna” il Team si apre ora alla collaborazione dei principali stakeholder del territorio, enti locali, associazioni di categoria, Camere di Commercio, sistema universitario, della ricerca e della formazione. Il Team è stato presentato oggi al Grattacielo Piemonte a Torino nel corso di una conferenza stampa, moderata dal direttore del Sole 24 ore Fabio Tamburini, con il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, gli assessori alle Attività Produttive Andrea Tronzano, all’internazionalizzazione Fabrizio Ricca, al Lavoro Elena Chiorino e il vicepresidente e assessore all’Urbanistica Fabio Carosso.

All’evento hanno partecipato anche i vertici degli enti strumentali della Regione: Finpiemonte, per le operazioni finanziarie, Ceipiemonte, per le attività di attrazione e internazionalizzazione del Piemonte, l’Agenzia Piemonte Lavoro che si occupa dell’incrocio domanda e offerta di lavoro, e Ires, il centro studi della Regione Piemonte. Presenti anche i rappresentati degli enti locali, Confindustria, Unioncamere, Università e Politecnico di Torino e Università del Piemonte orientale.

Il punto di forza del Team è infatti l’integrazione delle tante competenze, sia regionali che degli enti strumentali, funzionali all’accompagnamento dell’investimento, in grado di offrire risposte e servizi essenziali per la realizzazione del progetto.

«Chi vuole investire in Piemonte trova una filiera di eccellenze produttive e di innovazione, un sistema universitario e di ricerca di altissimo livello, oltre a una alto livello di collaborazione istituzionale. L’esperienza ci ha insegnato che per intercettare e accompagnare i potenziali investitori serve un’azione coordinata e un’interfaccia unica in grado, da un lato, di massimizzare le opportunità e, dall’altro, di semplificare il dialogo con coloro che intendono investire in Piemonte» spiega il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. «Oggi, con il Team attrazione questo lavoro di coordinamento diventa strutturale a servizio degli imprenditori interessati al Piemonte grazie alla collaborazione delle realtà che operano sul territorio che, in questo Team, collaborano per costruire e poi seguire i dossier strategici. Attrarre investimenti, infatti, significa creare un sistema di opportunità e di incentivi che consentano alle aziende di crescere, di non esternalizzare e di far ritornare le produzioni in Piemonte dopo eventuali delocalizzazioni in altri Paesi».

«Si tratta di uno strumento utile e indispensabile per il sistema delle imprese che di fatto si trova a disposizione un interlocutore unico in grado di rispondere alle molteplici domande che un’impresa si pone nel momento in cui valuta l’investimento sul nostro territorio. Il punto di forza di questo gruppo è proprio la condivisione di tante molteplici competenze sia della Regione che degli Enti strumentali ma anche degli ulteriori attori istituzionali presenti sul territorio. Un’ulteriore sostegno al mondo produttivo in grado di aumentare sviluppo, competitività, innovazione che porterà, ne siamo certi, ad un incremento dell’occupazione», aggiunge l’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano.

«Ancora una volta la Regione Piemonte guarda al futuro del suo territorio e lo fa creando strumenti capaci di promuovere il suo lo sviluppo economico – afferma l’assessore all’Internazionalizzazione Fabrizio Ricca – La capacità di attrarre investimenti, in un mercato globale, è diventata una condizione essenziale per crescere. Più un’area è capace di mostrare quali sono i suoi punti di forza, più realtà imprenditoriali internazionali si mostrano interessate a scommettere su di lei. Questa scommessa, tradotta in pratica, rappresenta nuovi posti di lavoro e nuove opportunità. Per questo non possiamo che applaudire al lavoro sinergico di istituzioni e di comparti istituzionali che lavorano uniti, come in questo caso, per un solo scopo».

«La politica deve agire a supporto delle nostre imprese con la consapevolezza di quanto sia strategico garantire, attraverso una formazione mirata e su misura attraverso le Academy di filiera, un sostegno alla loro capacità produttiva: è quanto stiamo facendo in Regione Piemonte certi che la formazione non sia più da considerare una spesa, ma un investimento sulla competitività delle aziende» aggiunge l’assessore al Lavoro e Formazione Elena Chiorino.

«La Regione ha presentato al MIPIM di Cannes, la più importante manifestazione fieristica del settore immobiliare, il modello che verrà portato a regime in Piemonte e permetterà di integrare le banche dati dei diversi soggetti. Gli investitori interessati ad investire sul nostro territorio avranno a disposizione una geografia chiara delle aree disponibili per gli investimenti con gli strumenti urbanistici a disposizione. Stiamo anche lavorando per standardizzare le procedure del permitting urbanistico-ambientale con l’obiettivo di favorire gli investimenti in Piemonte» conclude il vice presidente e assessore all’Urbanistica Fabio Carosso.

L’accompagnamento dei potenziali investitori coinvolge anche la disponibilità delle aree. Confindustria Piemonte – che da tempo lavora sui temi della rigenerazione urbana e del riuso di siti industriali dismessi, – ha avviato nel 2018 il progetto di “Mappatura delle aree industriali libere e dismesse del territorio regionale”, in collaborazione con Ceipiemonte. Nell’ambito di questo progetto sono state mappate e georeferenziate oltre 560 aree industriali tra libere e dismesse. A questo database si aggiunge un nuovo catalogo in capo alla Regione Piemonte, realizzato in versione digitale e cartacea a cui affiancare la realizzazione di una piattaforma web per la consultazione georeferenziata delle aree selezionate.

LO SCENARIO

Il Piemonte raccoglie oggi circa il 10% del totale nazionale degli investimenti diretti esteri, classificandosi al terzo posto, dopo Lombardia e Veneto, per numero di aziende estere operanti sul territorio. Nella regione sono localizzate più di 1.300 aziende a controllo estero che, pur rappresentando solamente l’1,3% del totale delle unità locali in Piemonte, contribuiscono per circa l’8% dell’occupazione regionale, con un totale superiore ai 150.000 addetti, e un valore aggiunto di 11,8 miliardi di euro (il 18% del totale regionale) e 46,2 miliardi di euro di fatturato (il 20% del totale regionale).

I Paesi di provenienza delle aziende estere che operano in Piemonte risultano principalmente Francia, con il 27,5% delle imprese, 25,2% degli addetti e 21,7% del fatturato; Stati Uniti, che pur contando solo per il 9,8% del totale delle unità locali, impiegano quasi il 20% degli addetti e producono il 20,4% del fatturato. Al terzo posto troviamo la Germania, che conta per il 12,3% delle imprese, l’11,4% degli addetti e il 14,5% del fatturato.

Secondo i dati di Ceipiemonte, il Centro estero per l’Internazionalizzazione, negli ultimi due anni (2021-2022), sono stati avviati o annunciati 37 nuovi progetti di investimento greenfield o brownfield, per un valore investito di oltre 500 milioni di euro.

Qualche esempio: Coca-Cola ha investito 30 milioni ed ha riaperto il sito di Gaglianico per produrre bottiglie in PET riciclato, mentre nel maggio scorso è stata inaugurata a Torino la nuova fabbrica di Cartier nel nuovo sito costato 25 milioni di euro dove lavorano 450 persone di cui 120 appena assunte. Sempre nell’ultimo anno, Bulgari a Valenza ha avviato i lavori per raddoppiare gli spazi dello stabilimento e ad assumere circa 650 nuovi dipendenti entro il 2028. C’è poi Google Cloud, che ha aperto a Torino la seconda “cloud region” in Italia con il compito di supportare l’accelerazione della digitalizzazione di aziende locali, amministrazioni pubbliche e organizzazioni globali.

Nell’ambito del progetto per l’Attrazione degli Investimenti affidato da Regione Piemonte a Ceipiemonte, al 31 ottobre 2023 risultano oltre 220 casi in pipeline che stanno cioè valutando un potenziale investimento in Piemonte.

La provenienza geografica dei casi in questione vede al primo posto il Regno Unito (15%) e, a seguire, Stati Uniti (14%), Germania (10%), Francia (9%) e Canada (5%). Per quanto riguarda i settori di investimento, i principali sono Real Estate (20%), ICT (15%), Salute e Benessere (14%), Aerospazio (12%), Automotive & Transportation (11%) e Logistica (8%). Le province oggetto di interesse all’insediamento da parte degli investitori intercettati risultano: Torino (50%), Novara (10%), Alessandria (6%) e Cuneo (5%). Nel 22% dei casi non è stata indicata una preferenza per la localizzazione. I servizi di assistenza più richiesti da parte delle aziende estere risultano: Ricerca di opportunità localizzative (31%), Supporto per l’individuazione di fornitori/partner/fondi (19%) e supporto per l’individuazione di incentivi (17%).

LE COSE FATTE

Per raggiungere gli obiettivi dell’attrazione, del reshoring e del retention, la Regione Piemonte in questi anni ha messo in campo una serie di azioni, utilizzando risorse europee, nazionali e regionali.

contratti di insediamento (2021-2023) hanno consentito di attivare 8 insediamenti/ampliamenti 23 milioni e mezzo di euro e 121 nuovi posti di lavoro. Sono stati attivati 25 accordi di innovazione, con investimenti complessivi ricadenti sul Piemonte per 282.6 milioni e contributi regionali concessi pari a oltre 19.6 milioni. Tali accordi, siglati a livello nazionale, coinvolgono 28 Grandi imprese e 3 Pmi. Nel 2022 e 2023 la Regione ha stipulato altri due Accordi di programma quadro con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy in base ai quali sono stati destinati rispettivamente 5 milioni di risorse quale riserva regionale per le domande presentate a valere sui bandi ministeriali. Negli ultimi tre anni sono stati, grazie ai Contratti di Sviluppo sono stati programmati e/o realizzati in Piemonte investimenti per un totale di 532 milioni e circa 800 posti di lavoro. Nel triennio 2019-2022 64 aziende sono state beneficiarie del Fondo Attrazione per oltre 47 milioni, con la previsione di nuove assunzioni per incrementi medi intorno al 20% rispetto agli occupati iniziali.

LE NUOVE MISURE

A settembre 2023 è stato aperto il bando Swich per sostenere R&D con una dotazione programmatica complessiva di 250 milioni di euro, e un primo bando da 80 milioni. La misura inoltre prevede la possibilità di partecipazione di soggetti ubicati fuori Piemonte ma con sede all’interno della UE, con premialità per chi deciderà di insediare in Piemonte una nuova unità produttiva.

A ottobre ha aperto lo sportello del bando del FESR 2021-2027 Attrazione e sostegno della propensione agli investimenti nel territorio” con una dotazione di 35 milioni che ha l’obiettivo di rilanciare la propensione agli investimenti del sistema produttivo e favorire la riconversione industriale e la riqualificazione di aree industriali dismesse. Possono richiedere le agevolazioni le piccole medie imprese e le imprese a media capitalizzazione con un processo produttivo attivo che si configurino come: imprese non ancora attive in Piemonte che intendono realizzare un nuovo investimento in Piemonte; imprese presenti in passato in Piemonte, che intendono reinsediarsi mediante un nuovo investimento; imprese già attive in Piemonte che intendono realizzare un nuovo investimento iniziale sul territorio regionale.

Entro la fine dell’anno è prevista l’apertura della nuova edizione dei contratti di insediamento destinati alle grandi imprese da oltre 10,6 milioni edizione dei contratti di insediamento, per favorire l’atterraggio o lo sviluppo di investimenti, attraverso la realizzazione di nuovi insediamenti o l’ampliamento di sedi già presenti in Piemonte, che generino nuova occupazione qualificata.