di Stefano Tonetto

L’ 8 marzo 2024, in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne, nel Salone d’Onore dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino è stato presentato il primo volume: “Anatomia artistica osteologia e miologia del corpo umano – Descrizioni e traduzioni grafiche ”, scritto dalle Professoresse di Anatomia Artistica Roberta Merlino e Fernanda Tartaglino che si sono avvalse della collaborazione dei Vice Direttori Laura Valle ed Edoardo Di Mauro. Per il coordinamento grafico i Professori Gerardo De Pasquale e Federico Rosa, mentre per le fotografie il Professore Fabio Amerio.

 

La dr.ssa Paola Gribaudo, Presidente dell’Accademia, apre il suo intervento ringraziando tutti i presenti e tutti coloro che si sono impegnati nella stesura di questo bellissimo libro, oltre a descrivere l’idea alla base del manoscritto, molto utile per la didattica. Il progetto di questo libro ha cominciato a prendere forma durante la pandemia, periodo in cui gli studenti nelle loro stanze o nelle loro città avevano disegnato le tavole del corpo umano, che sono state pubblicate. E’ prevista anche la pubblicazione del secondo volume di quest’opera.

“Anatomia artistica osteologia e miologia del corpo umano – Descrizioni e traduzioni grafiche” è già stato richiesto per essere presentato in una mostra sul corpo nell’Università di Pisa dove sarà esposto da giugno a settembre 2024.

 

Il prof. Salvo Bitonti, direttore dell’Accademia, ha ringraziato le due ex allieve Roberta Merlino e Fernanda Tartaglino, ora docenti di questa istituzione scolastica e scrittici del testo in questione che ne ha arricchito la biblioteca.

Il prof. Giancarlo Isai, Presidente dell’Accademia di Medicina di Torino, ha ringraziato per l’invito ed ha giudicato libro molto interessante. Ha affermato che il corpo umano alla nascita è normalmente perfetto, poi durante la vita si altera un po’ e con la medicina si cerca di riportarlo nella condizione originale.  

A dimostrazione dell’importanza dell’anatomia nella città di Torino si può segnalare come sotto la guida di Giuseppe Levi nell’istituto di Anatomia Umana di Torino sono nati tre premi Nobel: Salvador E. Luria (1969), Rita Levi-Montalcini (1986) e Renato Dulbecco (1975). Lungo la storia il corpo umano, sia nella sua totalità che in alcune sue parti, è stato rappresentato nella sua perfezione in opere d’arte da insigni scultori e pittori quali: Raffaello, Michelangelo, Tiziano. 

In questo libro viene dato descritto il corpo umano sia nella sua normalità che nelle modifiche dovute a gravidanza e malattie.

Prendono la parola le prof.sse Roberta Merlino e Fernanda Tartaglino spiegando che questo quaderno di appunti di Anatomia artistica nasce da un’esigenza didattica per l’insegnamento della disciplina. Molti sono i testi di Anatomia umana che hanno per argomento lo studio del corpo umano, descrivendone l’apparato locomotore, ma pochi si occupano di tradurre in modo grafico e chiaro la forma e la funzione di ossa, articolazioni e muscoli. Forma e funzione sono gli elementi imprescindibili per acquisire una preparazione sia teorica che per la rappresentazione delle immagini. Gli studenti che frequentano i nostri corsi si occupano di trascrivere graficamente una lezione, riportando tutte le informazioni scientifiche acquisite. La trasposizione attraverso il disegno dei modelli osteologici sarà il punto di partenza per lo studio delle componenti miologiche disposte sui diversi strati, fino a giungere a ricostruire lo spessore quale elemento costitutivo delle diverse regioni corporee. Per questo motivo abbiamo scelto di illustrare il testo proprio con i lavori di alcuni discenti per avere un’informazione immediata del contenuto anatomo descrittivo e artistico. Questa è la sostanziale differenza rispetto ai testi di Anatomia descrittiva che utilizzano immagini estrapolate dagli atlanti anatomici a carattere scientifico. L’importanza dello studio dell’Anatomia artistica nelle Accademie di Belle Arti, e soprattutto all’Albertina, è documentata proprio dalla raccolta della Biblioteca storica. Qui, attraverso preziosi testi e tavole anatomiche di estremo rigore scientifico risalenti al 1700, si percepisce quanto tale insegnamento sia stato fondamentale non solo per i pittori e gli scultori ma, in seguito, anche per tutti gli allievi che si sono avvicendati nei decenni successivi. Via via lo studio dell’Anatomia artistica nelle Accademie di Belle Arti è stato approcciato da diversi punti di vista e si è posto su un piano difforme rispetto allo studio della sola materia anatomica, ampliandosi in diverse declinazioni e ambiti di ricerca, dalla lettura della forma umana e del corpo nell’arte, ma anche utilizzando le tecniche della multimedialità. In questi anni di insegnamento, pur nel rispetto della tradizione, attraverso la salvaguardia di una metodologia, ci siamo prefissate di guidare gli studenti all’apprendimento della disciplina, utilizzando il trasferimento dell’immagine in modo autonomo ed originale che ciascuno di loro ha potuto restituire utilizzando tecniche e supporti diversi.

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