L’edizione di quest’anno del Festival CinemAmbiente rende ancora più
attuale la sensibilizzazione verso i temi green. Mai come adesso l’educazione
al senso civico e al rispetto della natura svolge un ruolo fondamentale,
rivolgendosi ad un pubblico sempre più ampio e vario, consapevole del ruolo
essenziale che la natura ha nelle nostre esistenze. Le nuove generazioni ci
insegnano che è dalle piccole cose che si fa la differenza, creando uno stile di
vita sostenibile e rispettoso verso l’ambiente.
Il cinema, con il suo indiscusso e dirompente valore educativo, ha da sempre
trovato chiavi di lettura interessanti, e, nell’edizione di quest’anno, si è
arricchito con lo streaming online, diventato oramai compagno insostituibile
per la diffusione della cultura. Un’edizione che associa al respiro
internazionale la fruizione collettiva e allargata tramite web, in un momento
in cui si ha sempre più bisogno di sapere e, in taluni casi, le nostre certezze
sono probabilmente alla ricerca di rassicurazioni.
Enzo Ghigo Presidente del Museo Nazionale del Cinema
Domenico De Gaetano Direttore del Museo Nazionale del Cinema
La pandemia che ha travolto il mondo, in questi mesi, ha relegato in secondo
piano altre emergenze globali, come i cambiamenti climatici, ancora oggi il
problema planetario più urgente, per i quali non esiste la prospettiva di un
vaccino a breve termine, né si può imparare a conviverci.
Le gravi crisi ambientali che erano e restano drammaticamente attuali non
potevano che indurre una realtà come la nostra a continuare con ancora
maggior impegno il proprio lavoro diffuso di informazione e sensibilizzazione.
Per questo motivo, pur tra mille difficoltà, in questo “annus horribilis”
abbiamo fatto ogni sforzo non solo per non interrompere l’azione di
CinemAmbiente, ma anzi per rilanciarla. Il nostro storico slogan “Movies Save
the Planet”, riproposto nel claim di questa 23^ edizione del Festival, è quasi
un ritorno agli inizi, un volere ripartire dai principi originari che ci hanno
guidati in quest’impresa per oltre vent’anni: la consapevolezza della gravità
della crisi ambientale e l’efficacia del cinema nel comunicarla.
Abbiamo affrontato il 2020 con un’intensa attività di proiezioni, iniziata
durante il lockdown con la rassegna di film in streaming, “Cinemambiente a
casa tua”, frutto di una grande gara di solidarietà tra registi che hanno
concesso gratuitamente l’uso dei loro film e di una risposta di pubblico e
stampa eccezionale. Il nostro lavoro è proseguito poi con la rassegna estiva
dal vivo “Cinemambiente in Valchiusella”, che ha registrato il sold out a ogni
evento, e continua ora con questo 23^ Festival Cinemambiente in forma di
“special edition”.
Spostato dal tradizionale periodo di inizio giugno, il Festival, pur avendo ridotto
i giorni di programmazione, punta ugualmente ad espandere il proprio pubblico
percorrendo nuove strade. Si svolgerà, infatti, sia dal vivo che online con una
selezione di film proposti contemporaneamente al cinema e sul web. L’aggiunta
di una sala virtuale è stata possibile grazie alla collaborazione con il Ministero
dell’Ambiente, già sperimentata nella scorsa primavera con la citata rassegna in
streaming.
La situazione sanitaria ci ha indotti a ridurre al minimo la presenza fisica dei
registi e dei relatori, ma le piattaforme di videoconferenza ci permetteranno
di avere virtualmente in sala molti degli autori e dei protagonisti dei film
tenendo vivo il contatto con il pubblico che è da sempre essenziale per il
nostro Festival.
Alla chiusura delle iscrizioni a fine marzo risultavano da sottoporre alla
selezione circa 3000 titoli, un numero notevole che dimostra la vitalità, non
solo numerica, del cinema ambientale.
Il cartellone finale tra lungo, medio e cortometraggi, presenta poco meno di
una settantina di film, provenienti da ventisei paesi, per la quasi totalità in
anteprima italiana e tutti “fuori concorso”.
Per il Festival 2020 abbiamo scelto, infatti, di non introdurre alcuna sezione
competitiva, per non mobilitare giurati, per non incrementare riunioni e
viaggi e per sottolineare quello che è il senso di quest’edizione: contribuire
alla ripartenza del dibattito ambientale con l’apporto “cooperativo” di tutti:
registi, interpreti, ospiti e spettatori.
L’unica sezione competitiva di quest’edizione insolita è quella di
CinemAmbiente Junior, il concorso nazionale a cui hanno partecipato i
cortometraggi realizzati dagli studenti prima della chiusura delle scuole e i
cui risultati erano attesi già a giugno.
Questi mesi di epidemia hanno fatto toccare con mano che cos’è
un’emergenza globale e quanto sia fragile l’equilibrio su cui le nostre vite si
reggono. Il tentativo di quest’edizione del Festival Cinemambiente, ancor più
che delle passate, è di richiamare l’attenzione sul modo in cui le crisi
ambientali – i cambiamenti climatici in testa – possano generare
conseguenze di portata irrimediabile, di mostrare come i nostri
atteggiamenti possono cambiare le cose e di invitare tutti ad agire
immediatamente.
Gaetano Capizzi
Direttore del Festival Cinemambiente

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